martedì 2 ottobre 2012

Stretta la foglia, larga la via... Le edizioni Planet Manga

Leggere fumetti è un'odissea, come cita il mio profilo su twitter. Ma pubblicare fumetti lo è altrettanto.

Premetto di non essere un addetto del settore, ma sono uno che si pone delle domande sulla base di ciò che osserva. E qualche volta mi do anche delle risposte. Ci sono, soprattutto su internet, detrattori di ogni foggia, haters, fanboy arrabbiati, recensori ignoranti, giappominkia e chi più ne ha più ne metta; ma questi fantomatici difensori della qualità del fumetto, quanto sono obiettivi, e quanto conoscono del mondo che li circonda?

Prendiamo ad esempio la casa editrice più vessata d'Italia che è anche quella che pubblica più titoli nipponici nel Belpaese: Panini Comics. La sezione Planet Manga che si occupa dei titoli del Sol Levante, sforna una vagonata di fumetti ogni mese, per andare incontro ai gusti del lettore qualsiasi ma anche di un pubblico mirato.

Negli anni una delle questioni più intense sulla qualità delle pubblicazioni Panini verteva sullo spessore della carta, spesso trasparente, sul fatto che tratteneva poco inchiostro, e che non fosse bianchissima. In tempi recenti Panini ha adottato una tipologia di carta differente, che offre delle performance notevoli. Resa dei neri e dei retini davvero buona, la trasparenza è calata tantissimo, quindi le lamentele avrebbero dovuto interrompersi, giusto?

Panini ha sì cambiato la carta dei suoi manga, ma non la rilegatura, che a mio avviso è la parte fondamentale di un albo: deve permettere una lettura agevole dello stesso. Le rilegature con questo nuovo tipo di carta hanno assunto una struttura molto robusta, gli albi sembrano quasi dei mattoncini compatti e solidi, e con le diverse stamperie con cui l'editore lavora non si riesce ad ottenere lo stesso tipo di risultato per tutti gli albi. La conseguenza è che le coste di alcuni fumetti si spaccano. Qui una foto di esempio.
Confronto tra le coste de L'attacco dei giganti 4 e Bleach 54

Come potete notare dalla foto la costa del manga di Hajime Isayama durante la lettura si è rovinata spaccandosi nel mezzo, e l'interno non presagisce nulla di buono. Perché succede con questo manga mentre quello di Tite Kubo seppur rigido non si spacca? Perché come scritto sopra, le stamperie sono diverse, e offrono materiali diversi al cliente, quindi la stessa performance dell'albo di Bleach non può essere riproposta in tutte le pubblicazioni Panini.

[L'attacco dei Giganti viene pubblicato su Generation Manga, bimestrale al prezzo di 4,20€ e stampato da La Tipografica Varese S.p.A.]
[Bleach è una pubblicazione bimestrale di 4,20€ stampato da Industria Grafica Editoriale Pizzorni S.r.l.]

Questo perché immagino sia difficile che una sola stamperia possa accollarsi una mole tale di pubblicazioni. Parliamo di cifre che abbondantemente superano le centomila copie per tutti i manga che Panini fa uscire in edicola e fumetteria ogni mese; l'editore modenese si affida a tre diverse stamperie per offrire ai clienti il prodotto in tempo. Gestire tutto questo materiale, è davvero difficile, e coordinarlo per far quadrare le uscite è un lavoro non da poco.

Marco Marcello Lupoi durante la conferenza Panini Comics tenutasi al Romics 2012 discutendo col pubblico sulla qualità dei loro albi ha tenuto a precisare che il senso di stampa, può creare dei problemi alle loro pubblicazioni ma che il loro staff è sempre attento e sicuramente avverranno dei controlli per capire dove si può intervenire per risolvere il problema.
Ha inoltre aggiunto che gli albi Planet Manga sono i più economici d'Europa, e se confrontiamo i prezzi dei volumi italiani con quelli francesi e spagnoli, una differenza sostanziale di prezzo, ma anche di qualità, è presente. Assestarsi agli standard europei (usare un certo tipo di carta, dotare gli albi di una sovracoperta, rilegare a filo) in poche parole equivarrebbe a pagare Naruto quasi 10,00€ euro, invece che 3,90€.

Gli editori se potessero accontentare tutti i loro lettori, lo farebbero senza pensarci due volte, ma ad un improvement sui prodotti corrisponde un aumento dei prezzi e una conseguente contrazione d'acquisto; tenendo conto della saturazione di titoli di cui soffre l'Italia, credo che pagare quello che leggiamo sia il meglio che potessimo ottenere.

LIBERI DI LEGGERE

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