giovedì 23 maggio 2019

ALADDIN - LIVE ACTION : La nostra recensione del film!



Quando è stato annunciato il live action del classico DisneyAladdin” ammetto che ogni singola cellula dentro di me ha urlato “Ti prego no!”.
Probabilmente questo mio automatico rifiuto per i live action Disney deriva dal fatto che tutti quelli che per ora sono usciti mi hanno profondamente deluso ( Alice nel paese delle meraviglie e Cenerentola vi faranno sicuramente capire di cosa sto parlando).

Ma in questo caso la situazione era anche più grave, dato che Aladdin è in assoluto il mio classico Disney preferito. Sono partito già a priori quindi pronto ad uscire deluso dal cinema , il tutto rafforzato che quando è stato annunciato Will Smith nel ruolo del genio non mi ha convinto assolutamente.

Nei mesi sono uscite poi le anteprime e i trailer, la scelta degli attori e le prime immagini dal set , che non mi hanno assolutamente rassicurato ma hanno rafforzato in me l'idea che sarei andato a vedere qualcosa che probabilmente non mi avrebbe soddisfatto.

Così ieri sono andato al primo spettacolo in assoluto, mi sono seduto aspettandomi la delusione.

Che non è arrivata.

Sono stupito quanto voi mentre lo sto scrivendo, sopratutto visto come è partita questa recensione, ma non posso che dire che sono uscito dalla sala con un sorriso da lato a lato.

DA QUI IN POI ANDRO' NEL DETTAGLIO , SE NON AVETE VISTO ANCORA IL FILM FERMATEVI QUI E TORNATE DOPO CHE L'AVRETE VISTO!


rara immagine di me al cinema durante la visione del film




IMPRESSIONE INIZIALI

Specifico subito che non mi aspettavo di ritrovare in modo perfetto il classico d'animazione, ma il paragone durante la recensione nasce praticamente spontaneo. Le differenze vanno benissimo, poiché appunto se no la nascita di questo live action neanche avrebbe senso.

Detto ciò, iniziamo!
Parto con il dire che il film strizza moltissimo l'occhio al classico d'animazione 1992, le battute si ripercorrono quasi in modo identico, se non per alcune scene che nel classico Disney non compaiono .

Quando il film si è aperto mi sono trovato immediatamente davanti Will Smith ,che sarà il nostro narratore e ci racconterà la storia di Aladdin e la lampada magica.
Quando è iniziata “Notti d'Oriente (Arabian Nights)” un boato si è alzato in sala, con tutti che cantavamo, ritornati oramai dei bambini.


Ci vengono introdotti i personaggi, compare il nostro protagonista Aladdin ( interpretato in maniera magistrale da Mena Massoud) e la bella principessa Jasmine ( interpretata dalla stupenda Naomi Scotti) , che finge inizialmente di essere una delle ancelle della principessa Jasmine.
 
Qui diverge il film leggermente dal classico d'animazione, dove la principessa per salvare la vita ad Aladdin si rivela come la principessa, poiché Aladdin scoprirà che la sua bella è la principessa solo dopo essersi introdotto a palazzo per restituirle il bracciale che la sua inseparabile scimmietta Abu le aveva abilmente rubato.

La scena dell'inseguimento di Aladdin e Jasmine in mezzo al mercato mi ha divertito parecchio e nel giro di neanche mezz'ora il film già mi aveva conquistato.

Le ambientazioni fiabesche, condite con i costumi curati nei minimi dettagli e le canzoni che ricalcano in modo quasi perfetto quelle originali mi hanno immediatamente conquistato.

IL RUOLO DI JASMINE :

Nei mesi che hanno preceduto il film avevo letto numerose notizie a riguardo al fatto che Jasmine, una principessa che nasce già molto forte e indipendente, avrebbe avuto un ruolo molto importante nel film e che avrebbe affermato in maniera ancora più marcata il suo ruolo di donna forte ed emancipata.

A rafforzare tutto ciò infatti è stata inserita una canzone del tutto inedita dal titolo Speechless" ("senza parole" ) dove la principessa mette in evidenza come per tutta la sua vita le sia stato detto di stare zitta e restare il suo posto, che sarebbe quello di essere una donna “ solo da guardare” come le dice lo stesso Jafar .
La principessa qui, al contrario della controparte animata, non vuole sposarsi ma vuole lei stessa assumere il ruolo di sultano di Agrabah , preparandosi tutta la vita per diventarlo.



Ma le leggi impediscono ad una donna di poter diventare sultano, quindi la principessa si sente soffocare e letteralmente “senza voce”. La canzone ammetto che non mi ha esaltato , forse una delle poche noti dolenti, per quanto mi riguarda. Il testo è sicuramente significativo, lasciando un forte messaggio per tutte le donne di essere forti ed orgogliose e di non farsi mai zittire, e l'ho apprezzato, ma proprio la melodia in sé non mi ha catturato purtroppo.

Come nel film d'animazione Aladdin si trova faccia a faccia con il malefico Jafar, dopo essere stato catturato mentre si trovava a palazzo per incontrare la principessa, che più avanti voglio approfondire a parte perchè merita una spiegazione più approfondita e così tutto si svolge esattamente come nella controparte animata e arriva l'incontro con il genio.


IL GENIO




Faccio una nota a parte sul ruolo del genio perchè ampiamente se la merita, sopratutto dopo la disastrosa opinione iniziale che avevo sul fatto che fosse proprio Will Smith a intepretare il ruolo .

Nel classico del 1992 il ruolo era stato interamente costruito sull'amatissimo attore Robin Williams e la mia paura era proprio che nessuno potesse rendere giustizia ad un personaggio del genere.

Ma con mia sopresa durante la visione del film mi sono reso conto che Will Smith non ha scimmiottato il genio del 1992 , rispettando così anche lo stupendo lavoro di Robin Williams, ma ha preso il ruolo e l'ha fatto completamente suo.

Questo genio è più “cool”, mi è sembrato un divertente e simpatico mix tra il genio e “Wily ,il principe di Bel Air”.
Le sue canzoni sono anche più “svecchiate”, con la comparsa nell'amatissima canzone “un amico come me” di parti rap. Nel live action il genio non vuole solo essere libero, ma diventare umano, inolstre si innamorerà dell'ancella della principessa con cui coronerà il suo amore diventando umano appunto alla fine del film.



Aggiungo un appunto sull'ancella di Jasmine ,Dalia ,che nel film d'animazione non esiste , ma che risulta essere una simpatica macchietta comica. Non ha mai mancato di strapparmi una risata e il suo ruolo di interesse romantico per il genio nel film mi è decisamente piaciuto.

[ nota personale: Non mi vergogno di dire che in sala stavamo tutti cantando a squarciagola , oramai tutti completamente rapiti dal film che ha conquistato tutta la sala ,mi permetto di dire, che non ha mai smesso di ridere alle scenette divertenti e ha cantato per tutta la durata del film le canzoni, seppur leggermente modificate. ]

Ho amato questo non scimmiottare un ruolo che penso nessuno sarebbe in grado di interpetare come Robin Williams , ma il creare un genio tutto nuovo che mi ha conquistato.

Un applauso quindi da parte mia a Will Smith!
JAFAR E IAGO




Nel classico originale il personaggio di Jafar mirava a diventare sultano e pensava di farlo sposando la principessa Jasmine.

Nel live action del 2019 Jafar ( interpetato da Marwean Kenzari) non mira semplicemente a diventare sultano ma ad essere “il numero uno”. In questo film il suo personaggio viene mostrato con più sfaccettature e più approfondito, anche sullla sua storia accenandoci al fatto che inzialmente fosse anche lui un povero ladro come Aladdin, ma che aveva iniziato a pensare in grande ed era arrivato ora ad essere la seconda persona più potente di Agrabah.

Specifico “la seconda persona”, perchè avrà un ruolo chiave nel film questo precisazione. Jafar pare avere una forte avversione per essere considerato secondo in qualcosa, poiché la sua fame di potere gli fa desiderare di essere primo in ogni cosa.

Inoltre nel live action vediamo come sia desideroso di scatenare delle guerre con l'intenzione di conquistare tutto il conquistabile, cercando di fare pressione ( sempre con il suo magico bastone) sul sultano, ma non riuscendoci con successo.
Diciamo che questo Jafar per me è un Nì. Nel film d'animazione per me era una cattivo ben bilanciato, malvagio fino al midollo bilanciato benissimo dal suo pappagallo Iago.

Proprio su Iago faccio una breve appunto specificando che è un altro dei punti che mi hanno fatto storcere il naso: nella controparte animata è una spalla perfetta bilanciando cattiveria e comicità. Nel live action è una macchietta, che compare poco giusto per i punti in cui serve che faccia svoltare la storia, ma non è altro che l'ombra della sua controparte originale.
Quindi R.I.P Iago, hanno ucciso il tuo ruolo.

IMPRESSIONI FINALI:

La sofferenza è quasi finita lo giuro, siamo agli atti finali di questa mastodontica recensione, ma non mi sono potuto trattenere visto l'amore che nutro per questo film.

L'impronta di Guy Ritchie si fa notare prepotentemente, sopratutto la scena di fuga di Aladdin dalle guardie reali dove sembra di eassistere ad una sessione di parkour e le scene di ballo hanno.

Riassumo dicendo che io sono soddisfatto: le canzoni mi hanno riportato a quando ero bambino e abbiamo cantato tutti quanti in sala. Mi è piaciuto questo cambio di finale con Jasmine che assume il ruolo di Sultano , finalmente riuscendo a realizzare il suo sogno di potere guidare il suo paese con amore come faceva sua madre.

Il genio mi ha pienamente soddisfatto e posso dire anche Abu , che resta la spalla giusta per Aladdin, e tappeto sono esattamente come li avrei voluti vedere.

Arrivo alla nota che per me , nostalgifag, è stata la più dolente di tutte: a fine film aspettavamo tutti l'abbraccio del genio e Aladdin con l'amatissima frase “tu per me sarai sempre un principe”, che qui non compare.



Ma mi ripeto nuovamente : capisco che non tutto poteva essere identico e neanche mi aspettavo lo fosse.

Grazie per essere arrivati fino a qui e alla prossima recensione! 

 

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